mercoledì 13 marzo 2013

Shepard Fairey, uno dei grandi della street art, in mostra a Roma


La pop art non é mai morta! Si è evoluta, ricreata, riproposta, modificata nelle forme più svariate ed estreme come la street art (arte da strada) e la poster art.  
Shepard Fairey, è tra i principali e degni eredi di Andy Warhol, uno di quelli che ha saputo reinventare la pop art, diventando maestro assoluto della nuova forma d'arte che affonda le radici nella cultura skate della fine degli anni Ottanta, e nell'abitudine delle band punk hardcore di realizzare sticker per pubblicizzare i loro nomi
. Noto anche con lo pseudonimo di Obey, l'artista statunitense  Shepard Fairey,dopo essersi diplomato presso l'Accademia d'arte della Carolina del Sud, nel 1989 idea e realizza l'iniziativa "André the Giant Has a Posse"; dissemina i muri della città con degli adesivi (stickers) che riproducono il volto del  noto lottatore di wrestling di origini francesi André the Giant, molto amato negli States.
 Gli stessi sono stati poi replicati da altri artisti in altre città. Lo stesso Fairey ha poi spiegato che non vi era nessun significato particolare nella scelta del soggetto, il senso della campagna era quello di produrre un fenomeno mediatico e di far riflettere i cittadini sul proprio rapporto con l'ambiente urbano.
Obey, diventò ben presto un illustratore molto seguito e richiesto: collabora con riviste, gli vengono commissionati lavori per conto di artisti... ma rimane sempre legato alla sua passione per l'arte di strada, fino a quando non raggiunge la notorietà internazionale grazie al manifesto "Hope" che riproduce il volto stilizzato di Barack Obama in quadricromia, diventato l'icona della campagna elettorale che ha poi portato il rappresentante democratico alla Casa Bianca. Il critico d'arte Peter Schjeldahl ha definito il poster "la più efficace illustrazione politica americana dai tempi dello Zio Sam". 
Il manifesto apparve, sempre durante la campagna elettorale del 2008, con altre due scritte: "Change" e "Vote". Il comitato elettorale di Obama non ufficializzò mai la collaborazione con Fairey, probabilmente perché i manifesti venivano affissi illegalmente, come nella tradizione della street-art, ma il presidente, una volta eletto, inviò una lettera all'artista, resa poi pubblica, in cui ringraziava Fairey per l'apporto creativo alla sua campagna, la lettera si chiude con queste parole: "Ho il privilegio di essere parte della tua opera d'arte e sono orgoglioso di avere il tuo sostegno".
La mostra capitolina propone una attenta e interessante selezione di rare Hpm (serigrafie stampate a mano su carta di collage) mai esposte in precedenza in Italia, accanto a soggetti famosi e a opere più recenti come la celebre The Protester, realizzata da Shepard Fairey a sostegno di Occupy Wall Street.
Fino al 30 marzo
Mondo Bizzarro gallery
Via Sicilia, 251
Tel. 06.44247451
Orario: dal martedì al sabato dalle 15 alle 20
Ingresso libero

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