domenica 21 luglio 2013

Rock, blues e irriverenza: i VZ69 elettrizzano la notte tiburtina al Circolo Quintilio Primo.

C'è un famoso detto latino che dice: "nemo propheta acceptus est in patria sua"- "nessuno viene accettato come profeta in patria sua". E' un detto che non si presta assolutamente ai VZ69, profeti accettatissimi nella loro città: Tivoli. Profeti della musica in questo caso.
Tivoli li attendeva da tempo... la gente era carica... tutti  eran li ad aspettare la presentazione del loro nuovo album "Commedia all'Italiana" che è stato presentato ieri,  20 luglio presso l'area maneggio dell'Associazione Sportiva Dilettantistica "Quintilio Primo" in Via quintilio Varo km 1 a Tivoli, area che ospita anche il festival Metallized.
Una serata nella quale i VZ69 hanno saputo regalare al pubblico musica, gag e spettacolo come nel più classico degli appuntamenti con questo istrionico gruppo, capace di intervallare momenti davvero divertenti ed esilaranti con momenti di più acuta e profonda riflessione. Accompagnati come sempre da "Pinky Punk", simpatico  e pittoresco personaggio molto amato dal pubblico che li segue, i VZ69 hanno sciorinato uno dopo l'altro i loro successi passati e presenti. La loro è una musica spazia dal rock al folk, passando per il rhytm'n'blues, new wave e alternative. Manifesta le influenze più disparate dai CCCP di Giovanni Lindo Ferretti, a Frank Zappa. Definire il genere musicale che fanno è quasi impossibile,  un po' come lo era per Frank Zappa, in quanto spaziano molto creando una perfetta fusion tra stili musicali molto differenti tra loro, unendo ad essi satira, cabaret e critica sociale. Le loro canzoni parlano dell'Italia e degli italiani, anzi quelli che oggi definiremmo gli "ItaGliani", con  le loro manie, le loro ossessioni, i loro pregiudizi  e le loro psicosi, ma soprattutto i loro tanti tantissimi, troppi difetti di oggi, contrapposti alle loro virtù di un tempo. 
Ed ecco che vengono fuori pezzi come "Ninna Italia", "Immagine di Un Incubo","Don Bastiano"(brano ispirato al  "prete ribelle" scomunicato dal papa che combatteva gli oppressori con la sua banda di briganti improvvisati nel film "Il Marchese del Grillo", personaggio molto amato dai cultori di questa celebre pellicola di Mario Monicelli con il grande Alberto Sordi), "Garibaldi"(amara analisi sull'Italia di oggi oppressa da scandali e corruzione, che sicuramente "non fa riposare in pace il Generale" come cita la canzone), "Il Nuovo Regno", "Mister Se" e "Commedia all'Italiana", brano che da il titolo all'ultimo lavoro discografico dei VZ9. Canzoni molto intense, rese ancora più intense dalla voce roca e profonda del cantante e front man Virgilio Cola.
Uno spettacolo intervallato dai vari interventi del geniale e allo stesso tempo folle "Pinky Punk", con la sua pungente satira dialettale improntata sulle problematiche della città di Tivoli e le sue divertentissime canzoni "a braccio" sui temi più disparati dal doppio senso, alle storie di personaggi di Tivoli, fino alla critica sociale, sempre con grande ironia, mai volgare o pesante, cosa piuttosto rara di questi tempi.
Uno spettacolo davvero divertente, dove i VZ69 hanno visto anche qualche fuori programma imprevisto, come un black out sul finire del concerto, alla quale hanno saputo rispondere con un lungo assolo di batteria improvvisato da Francesco Carlucci sul ritmo del brano "Prendilo Solo Se Ti Va!" accompagnato dal coro del pubblico che per tutta la durata del black out non hanno smesso di cantare il ritornello della canzone.
Alla ripresa della corrente elettrica, Virginio Cola finisce la presentazione della band che vede oltre a lui come voce e trombone, Daniele Santolamazza al Basso Elettrico, Roberto Conti  alle chitarre ritmica e acustica, Fabio Moreschini (chitarra solista), Fabrizio Bianchi alle tastiere e il già citato Francesco Carlucci, scatenato alla batteria.

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