mercoledì 30 ottobre 2013

I migliori appuntamenti per la serata di Halloween sulla nuova pagina Liscio e Non Solo

Se cerchi il brivido e la migliore delle feste di Halloween allora non perdere tempo. Nella nuova pagina Liscio e Non solo.. una sezione dedicata alle feste di Halloween di Roma e della provincia. Gli eventi in continuo aggiornamento. Tenetevi collegati...Andate su http://liscioenonsolo20.altervista.org/

"Per Quello Che Sono" l'album di esordio della giovane e talentuosa cantautrice romana Ghita.

“Per Quello che Sono” è l’album d’esordio della giovanissima cantautrice romana Ghita Casadei,meglio nota  solo come Ghita. È uscito il 30 aprile, con presentazione ufficiale presso il tempio dello swing a Roma, il Big Mama, uno dei locali storici della Capitale per quanto concerne la musica dal vivo. Undici tracce in tutto, tutte composte da Ghita. Brani di pregevole fattura, cantati con eleganza finissima. Un sound molto retrò che chiama nuovamente allo swing degli anni Cinquanta, con piccole venature che riversano sul blues e sul folk. Espressione di quella nuova creatività artistica di molti giovani cantautori, che si riarruolano alla canzone italiana vera, quella d'un tempo che molti oggi hanno paura di riproporre. Beffarda, romantica, briosa e delicata, Ghita sembra saper unire il fascino e l’eleganza di Nina Zilli all’ironia di Arisa, premendo l’acceleratore sulla sua vigorosa e singolare voce. Tra i brani che ci hanno particolarmente interessato vanno citati “Mani Di Sabbia”, con l’atmosfera particolarmente mediterranea, che richiama un po’ lo stile di un’acerba Teresa De Sio. Una canzone calda e sensuale, che parte come una marcia, per diventare una sorta di ballata che unisce le influenze musicali delle varie culture mediterranee. Una canzone che pare volersi liberare nell’aria arroventata dal sole o distendersi a mani giunte su di un prato. Un ritornello accattivante,che ha il sapore dell’estate e che piace già dal primo ascolto. Sicuramente brano che si distoglie un po’ dallo swing allegro da quei  brani del disco, come “La Donnina Conturbante”, “Girotondo Delle Tre” o ”Mio Bel Fior”, molto più influenzati dal bepop e dal  jazz mainstream.

In ogni pezzo, Ghita racconta l’amore, le emozioni, la vita…tutto quello che può portare un ascoltatore a sognare ed immaginare. Canzoni molto visive, riescono quasi a far intravedere frame, istantanee, scene, con semplicità allegre, spensierate e solari. Un bel disco senza dubbio, un bellissimo scorcio della nuova canzone italiana, creata ed interpretata da una giovanissima (Ghita, nasce a Roma nel 1984), che riesce ancora a raccontare qualcosa di nuovo. Segno che nonostante tutto, la musica italiana non è finita, ma ancora ha un futuro. Una citazione la meritano anche i musicisti che suonano in questo album: i “Piccoli Pacchetti Perduti” che sono Simone Battista alle chitarre, Emanuele Frascà al basso e Daniele Russo alla batteria. Ghita nell’album, canta, suona la chitarra l’ukulele e il pianoforte, dimostrandosi artista completa e malleabile. Dotata di profonda cultura in quanto laureata in storia del teatro, riesce a saper fondere fantasia, estro e tecnica. Nel brano che dà il titolo al disco “Per Quello Che Sono” si lascia andare ad una piccola concessione al pop. Canzone struggente, nella quale Ghita rende al massimo, con la sua voce. Un brano che racconta un altro aspetto di Ghita e della sua musica che comunque tende a spaziare e a non lasciare inesplorato nessun genere, nessuna strada. “Per Quello Che Sono” è di certo un album dalle mille sfaccettature, dalle molteplici personalità, da quella ironica e brillante di “La Donnina Conturbante” e “Volubile”, a quella passionale di “Per Quello Che Sono”, da quella popolare di “Mani di Sabbia” a quella più colta e ricercata di “La Passatista”. Un disco sorprendente che rispecchia in pieno la personalità di questa cantautrice davvero singolare. Per saperne di più su Ghita e sulla sua opera vi rimandiamo ai seguenti link:
Contatti:


Attualmente Ghita sta facendo il tour promozionale del disco “Per Quello Che Sono”
RomaSuonaBene vi invita ad ascoltare e conoscere dal vivo questa straordinaria artista che sarà al il prossimo 2 novembre al Pane e le Rose" - Via Ennio Quirino Visconti 61a (Roma, Prati)- ore 22.00, ingresso libero.
Poi ancora il 7 novembre, 2013, Live all'Hopificio in Piazza Cesare Baronio, 2 sempre a Roma.

Vi aggiorneremo per i prossimi appuntamenti

domenica 27 ottobre 2013

La festa dei Runaway al Nag's Head lo scorso 26 ottobre.

Report: Daniele Crescenzi
Foto: Guglielmo Spagnoletto
I Runaway sono una tribute band di John Bon Jovi e della sua band. La band si compone di Carlo Catelli alla voce, Ilaria Cafarelli ai cori, Paolo Castellani alle tastiere, Stefano Mastrangeli alla chitarra, Rodolfo Valeri al basso e Marco Armari alla batteria. I Runaway nascono a fine 2012 con l'intento di rendere un tributo al favoloso quartetto rock americano che vede, con spirito di squadra, rendendo ogni loro spettacolo un evento allegro e spensierato. Tutti i musicisti appartengono al circuito rock romano, ogni loro live, è un momento d'incontro anche tra le tante band di amici, che non fanno mai mancare il loro supporto. 
La sera del 26 ottobre al Nag's Head di Via 4 Novembre, ha confermato lo spirito di allegria e spensieratezza che li contraddistingue e di profondo legame con le altre realtà underground capitoline.
Una serata esplosiva, dove pian piano la band di è scaldata ed in progressione ha reso sempre di più, coinvolgendo un pubblico, che nel corso della serata è aumentato di numero, in maniera vistosa e si è sempre più reso protagonista insieme alla band, in uno spirito quasi di cameratismo.
Insomma grande euforia, tanto rock, tanta simpatia: questi sono i Runaway. Già dal secondo brano in scaletta "Born To Be My Baby", l'ambiente del Nag's Head ha iniziato ad infuocarsi. Il gruppo mette subito un pezzo da novanta della discografia dei Bon Jovi, per l'appunto "Runaway", brano il cui titolo è stato scelto dalla band come proprio nome. 
Scelto anche in quanto primo importante successo della band americana, nel lontano 1984 Il resto che viene a seguire è una carellata di successi: "You Give Love A Bad Name" con annesso inevitabile coro del pubblico, la bellissima"Amen", canzone molto intensa e riflessiva; senza dubbio il momento più intimo e di profonda dolcezza della serata. Una dedica speciale, ad una persona importante, in una serata particolare, molto particolare. Poi "Because We Can", con la quale si ritorna al grande rock. Si viaggia con Catelli e compagni verso le strade polverose dei deserti dell'Arizona con "Dry Country", pezzo americanissimo dei Bon Jovi, caratterizzato dalla lunga coda finale, che viene accompagnata dal pubblico. C'è anche un momento per far salire una piccola-grande fan dei Bon Jovi e anche dei Runaway, una loro amica, di nome Giorgia, che non poteva non completare la Sua festa di compleanno, se non con un intervento sul palco insieme ai suoi beniamini, per cantare insieme un brano di una canzone della mitica band del New Jersey. 
Arrivano "What About Now" e ancora "Hey God..." e ancora "I'll Be There for You!". La festa entra nel vivo, il cantante Catelli scende in mezzo al pubblico e la band e suoi spettatori diventano una cosa sola."Love Is The Only Rule" diventa quasi un ensemble, un brano corale, che Catelli canta con le persone sedute ai tavoli o in piedi a riempire il locale in maniera sempre più vistosa. Scendono in pista un po' tutti. Pure nei lati del locale, dove si manteneva gente in maniera più riservata, le inibizioni cadono e si canta a squarciagola insieme ai Runaway. E' una festa! La loro festa! Arriva finalmente " It's My Life" dal glorioso album "Crush" del 2000, poi "Wanted Dead or Alive" con il quale si ritorna un po' alle origini del sound dei Bon Jovi, ai primordi della loro carriera con l'album "Slippery When Wet"  dal quale viene estrapolato per la serata anche l'irrinunciabile e straordinaria "Livin' on a Prayer".
La chiusura, dopo "Always" (che tutti un po' non vedevano l'ora di cantarla) non poteva che essere affidata a "New Jersey", pietra miliare del rock e della discografia dei Bon Jovi, con "Bad Medicine", uno degli inni di questo gruppo.
Una serata davvero bella, dove si è visto davvero un vasto pubblico cantare e divertirsi a suon di rock. Gli stessi gestori del Nag's Head sono stati prodighi di complimenti, avendo ringraziato dalla console, pubblicamente il gruppo dei Runaway, inserito a loro dire "tra i quattro-cinque preferiti, di tutti quelli che hanno suonato live nel locale". Complimenti sentiti per l'energia che han saputo trasmettere ed il clima di goliardia che hanno instaurato con il pubblico.
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Nuova Pagina Liscio & Non Solo...

Dall'esperienza di Mondo Liscio, nasce una pagina tutta nuova dedicata al ballo e al divertimento. Eventi di salsa, tango, serate cabaret, discoteche, party esclusivi, feste, il divertimento allo stato puro nella notte di Roma e nelle notti più esclusive del centro Italia. I migliori appuntamenti fuori porta con le serate ballabili, le orchestre, eventi jazz, il mondo del ballo non è mai stato così divertente con Liscio & Non Solo...
La pagina subirà ancora dei miglioramenti e degli accorgimenti affinché sia sempre più bella accattivante ed esclusiva.

venerdì 25 ottobre 2013

Al Mahalia è andata in scena la grande festa delle Highway to Her.

Report: Daniele Crescenzi
Foto: Daniele Crescenzi e Max Capuano
L'autostrada questa volta non porta all'inferno (Highway to Hell), ma in paradiso. Un paradiso fatto di bellezza, bravura ed allegria. La grande festa a suon di rock, per celebrare un doppio compleanno, quello della batterista Misa e della bassista Anais. Le Highway to Her, unico tributo italiano tutto al femminile dei mitici AC/DC hanno fatto le cose in grande, come era giusto che sia. Tanti tantissimi amici, non hanno voluto mancare a questa festa nello splendido scenario del Mahalia di Via Ilia. Uno show con tanti ospiti che hanno condiviso il palco del locale, con le ragazze, scatenatissime come sempre. Sono intervenuti tra gli altri Martina Bertini ( basso delle Desperate Blues Girls), Camillo Albertini (batterista degli AC/HD), Davide Zezza dei Drunken Monkeys, Stefano Cascio (chitarrista degli Aredhea e dei Rokkhard, improvisatosi cantante per l'occasione), Alessandra, vocalist delle Mia Wallace e tanti altri amici che non pur non essendo saliti sul palco, calorosamente dal pubblico hanno fatto sentire la loro rumorosa e preziosa presenza (Damir Rapone dei W.H.I.P., Mauro Fiore degli Inverso, Silvia "Skull" Pietroni degli One Eyed Jack, tra gli altri). Abbiamo detto come  Marilisa "Misa" Asci alla batteria e Anais Noir al basso erano le due festeggiate in quanto, il destino ha voluto che nascessero lo stesso giorno, e poi dopo qualche anno si incontrassero quasi per caso, per diventare membri di una band particolare che rende omaggio al gruppo australiano più famoso del pianeta, mettendo un pizzico di quella eleganza tutta femminile che contraddistingue una "female band" come questa.Uno dopo l'altro sono stati eseguiti tutti i più grandi successi di questo gruppo, interpretati e riarrangiati per la voce di Kate Sale, che ne fa un'interpretazione molto raffinata, soprattutto di brani come "Rock'n'Roll Train" oppure "You Shook Me All Night Long".

Come sempre lo show ripercorre le tappe più importanti della carriera degli AC/DC, ma si concentra molto  sull'album "Back in Black", il loro disco di maggior successo, primo dopo la morte di Bon Scott e l'ingresso nella band di Brian Johnson ed il secondo disco più venduto al mondo, dopo "Thriller" di Michael Jackson. Vengono proposti da quest'album "Back In Black", con una special guest alla chitarra ovvero Davide Zezza dei Drunken Monkeys, una scatenata "Given the Dog a Bone", "Rock and Roll Ain't Noise Pollution" e la già citata e bellissima  "You Shook Me All Night Long".
Dall'album "Highway to Hell", con il quale le ragazze hanno giocato con il nome, "Highway To Her"( dove la parola "Hell" cioè inferno diventa "Her", "lei") arriva il primo potente pezzo "Girls Got Rhythm" e non poteva che essere così per aprire le danze, al quale segue "You Shook Me All Night Long" e "It's A Long Way To The Rock'n'Roll".

Un inizio scintillante. Poi tutti i  tanti intramontabili e bellissimi pezzi della band culto dell'hard rock: "Thunderstruck" cantata con la partecipazione di Camillo Albertini degli AC/DC alla batteria, Stefano Cascio degli Aredhea, Martina Bertini e Raffaella Monza delle Desperate Blues Girls. Grande finale naturalmente, sempre in ensemble con i tanti ospiti affidato naturalmente alla goliardica ""Highway to Hell", a conclusione di una festa clamorosa, resa possibile anche dallo scatenato e straordinario pubblico. Ancora una volta la passione e la straordinaria energia trascinano e  si impossessano il pubblico, che non può far altro che liberarsi di ogni inibizione e cedere al ritmo. Non poteva essere in altro modo. Le “Highway” hanno saputo conquistare anche il Mahalia.

Un ringraziamento a questo locale molto elegante che si trova nei pressi di via Appia Nuova. 
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mercoledì 23 ottobre 2013

ANIME DI CARTA : DI SCENA SOLISTI E CANTAUTORI ALLA LOCANDA BLUES IL 16 OTTOBRE

Foto e Report di Fabio Spagnoletto
Anime di carta, la manifestazione canora ideata e diretta da Emanuela Petroni, non finisce mai di stupirci : abbiamo assistito la sera del 16 ottobre ad un altro fantastico evento che ha entusiasmato i numerosi presenti accorsi nell'ormai celeberrima Locanda Blues della famiglia Quarantini .
Questa volta sul palco niente gruppi : sono stati protagonisti i giovani solisti (con l'eccezione di qualche duo) una ventina di artisti di diversa estrazione musicale:: dai cantanti tradizionali che hanno eseguito con bravura brani celebri,( italiani ed esteri) ai cantautori ed ai rappers. La giuria tecnica della manifestazione ha davvero avuto l'imbarazzo della scelta nel giudicare questi bravissimi interpreti, tra questi spicca la notevole la presenza scenica e le bellissime voci di Barbara Centrone (voce anche dei Beyond The Rules, cover band dei Gun's Roses ) Giulia Vestri Marco Bulgari e Valentina Bonafede (accompagnata con la chitarra dal bravissimo musicista Simone Osmari). Sicuramente degna di nota anche l'esibizione di Silvia Pasquali che possiede timbro di voce che ricorda molto quello di Carmen Consoli.
Un momento di elevato spessore artistico e al disopra di tutto di grande spettacolo è stata la performance di due bravissimi cantautori emergenti dei quali sentiremo parlare: Alessandro Cives e Vladimiro Modolo . Simpaticissimi, pieni di energia, più di ogni altra cosa preparati e rigorosi. Si sono esibiti sia singolarmente e sia in coppia coinvolgendo gli altri artisti intervenuti alla serata. Poi, come non citare anche l'esibizione di Joe Galatone, accompagnato con la chitarra da Alessandro Cives, con il quale ha reso omaggio al grande di Franco Califano con i brani “Un tempo piccolo” e “Mentre fuori piove”; e quella di Marco Scintilla , artista eclettico, versatile ed istrionico che ha reinterpretato magistralmente il famoso brano dei Led Zeppelin “Stairway to Heaven” 
Una serata, di ottima musica, senza dubbio, con una atmosfera di allegria e famigliarità tra tutti i partecipanti. Spetta il merito all'opera professionale e umana dell'impareggiabile Emanuela Petroni che ha dato la possibilità della ribalta a centinaia di artisti che le devono grande riconoscenza.
Ospiti graditissimi della serata,sono stati la simpaticissima e statuaria Marcia Sedoc, subrette televisiva, attrice cinematografica e leader del corpo di ballo brasiliano "Cacao Meravigliao" e la giornalista e critica musicale di Radio Onda Libera, Concesion Gioviale.
Si ringrazia la " Locanda Blues" per averci ospitato

FOTO GALLERY DELLA SERATA










lunedì 21 ottobre 2013

Una sera con i Darkage e i Wait Hell In Pain!

Report:Daniele Crescenzi
Foto:Guglielmo Spagnoletto
All’Alvarado Street di via Attilio Mori al Pigneto, lo scorso 17 ottobre è stata la volta dei Wait Hell In Pain e dei Darkage. Due band uguali e diverse allo stesso tempo: i Darkage si rifanno un po’ allo stile metal anni ’80 di gruppi come i Metallica, i Wait Hell In Pain fanno una musica più in linea con le nuove tendenze che uniscono le classiche sonorità dell’ heavy metal con il post-punk e le ambientazioni più oscure tipiche del gothic metal e del doom. Il loro è uno stile che amano identificare come WHIP Metal, ovvero una fusion di varie influenze che vanno dall’ hard rock al progressive, reso unico anche dalle diverse esperienze musicali di provenienza dei vari elementi. 
La serata dell’ Alvarado apre con l’esibizione dei Darkage. Quattro ragazzi ben determinati che rispondono ai nomi di Domenico Sepe (voce), Domenico Cannatà (basso), Gianluca Polito (batteria) e Dario Laurenzi (chitarra). Dicevamo di loro che hanno uno uno stile di suonare che si rifà interamente al thrash di gruppi come i Metallica ma anche come i  Megadeth ed Anthrax, ovvero il top del thrash metal. 
 Tecnicismi strumentali ed aggressività, uniti ad un certo effetto distorto e alla velocità di esecuzione … tutti i brani che vengono eseguiti paiono strizzare l’occhio ad opere rock immense come  il mastodontico "Master of Puppets" dei Metallica, oppure  "Overkill" dei Motörhead o anche "Nevermind" dei Nirvana. Tra i pezzi di rilievo della loro performance, ci sono particolarmente piaciuti “Creature Of The Night”, “The Dog”(brano scherzosamente dedicato al cane del batterista Gianluca Polito), “Raw” e “The Bells”(con un testo rivisitato di un’opera di Edgar Allan Poe).
“The Bells” è un pezzo che si distingue un po’ dagli altri per essere più tendente all’hard rock, “The Dog” è sicuramente il brano più “cattivo” caratterizzato da riff molto veloci e repentine improvvisazioni che scardinano ritmo e sequenza musicale. Quasi una rapsodia in stile metal, dove la voce di Domenico Sepe si impone in maniera più autoritaria che mai. Un’esibizione di tutto rispetto. I Wait Hell In Pain seguono subito dopo.
 Di loro c’è poco da dire, in quanto abbiamo quasi detto tutto, avendoli spesso seguiti e ammirati in varie occasioni. Sono bravi, certamente. Coinvolgenti senza ombra di dubbio. Ma in questa particolare serata hanno saputo essere anche divertenti. Complice anche un insolito spettatore: Mauro Fiore batterista degli Inverso. 
Compagno di “squadra” del bassista Damir Rapone ne Il Branco (cover band dei Negrita) è stato protagonista a suo modo della serata con i W.H.I.P. che non hanno mancato di dedicargli un bis di “Mother” con Stefano Prejanò e Ludovico Luce che scendono dal palco e gli si dirigono incontro suonando un “quasi solo per lui” l’assolo su scale diverse delle due chitarre che caratterizza il brano. Anche per loro una serata in grande spolvero, dove hanno saputo dare il massimo come sempre. Tra i brani proposti del loro repertorio “Stolen Dream”, “Delirium”, “Behind The Mask”, una pregevole cover dei Muse (“Supermassive Black Hole”) resa unica dalla deliziosa voce di Kate Sale, dolce ed aggressiva allo stesso tempo e naturalmente “Forbidden” uno dei brani più apprezzati da chi li segue. Prossimo appuntamento con i W.H.I.P. è per Venerdì 25 ottobre 2013 al Defrag di via delle Isole Curzolane, 75 a Roma (zona Tufello) con loro sul palco ci saranno questa volta i Gegenschein. Come vi consigliamo sempre: NON PERDETEVELI!!!!

domenica 20 ottobre 2013

Bring Me The Horizon, il 24 novembre all' Orion di Ciampino

Giovanissimi pionieri del nuovo deathcore inglese, arrivano in Italian all'Orion di Roma il 24 novembre dopo aver da poco pubblicato il nuovo album dal titolo "Sempiternal": un lavoro che amplia il loro campo di azione grazie a parti di musica elettronica fino ad ora mai sentiti, permettendo alla band un salto di qualità non indifferente. I Bring Me The Horizon  si sono formati nel 2004. Inizialmente in formazione a quattro con il cantante Oliver Sykes, la chitarrista solista Lee Malia, il bassista Matt Kean ed il batterista Matt Nicholls, dallo scorso anno vedono aggiungersi Jordan Fish alle tastiere, diventando così un quintetto. Facce da bravi ragazzi che si antepongono a corpi riempiti di tatuaggi, vestiti sciatti e fare da "duri", i  Bring Me The Horizon risentono molto delle forti influenze metalcore e post-hardcore provenienti dai recenti gruppi musicali americani. 
Il loro primo album studio, "Count Your Blessings", è uscito il 30 ottobre 2006 in Inghilterra. Il loro secondo album studio, "Suicide Season" è stato rilasciato il 29 settembre 2009, sebbene una versione remixata intitolata "Suicide Season - Cut Up!" è stata licenziata dalla casa discografica un anno dopo. Prima dell'uscita di quest'ultimo album il chitarrista  il chirarrista storico Curtis Ward annuncia l'uscita dal gruppo per problemi personali. È stato in seguito sostituito dal chitarrista Jona Weinhofen e successivamente da Lee Malia. Il terzo album studio del gruppo intitolato "There Is a Hell", "Believe Me I've Seen It". "There Is a Heaven", "Let's Keep It a Secret" è stato rilasciato il 4 ottobre 2010. Il quarto album studio "Sempiternal" è uscito il 1° Aprile 2013, il primo con la nuova etichetta RCA Records. Sarà possibile ammirarli all' Orion di Ciampino il prossimo 24 novembre.
BRING ME THE HORIZON
Live at Orion Live Club
Domenica 24 Novembre 2013 ore 20.00
Apertura porte alle ore 19:00
Viale J.F. Kennedy 52.
Ciampino(Roma)
- Prezzo del biglietto in prevendita: €25,00 + diritti di prevendita. Prezzo del biglietto in cassa la sera dello show: €30,00.
Recapiti e info
Tel: +39 06.89013645
Tel: +39 06.54220870 (The-Base s.r.l.)
Cell: +39 338.7638681

Spandauline in concerto al Mahalia il prossimo 7 novembre. Con loro sul palco anche i favolosi Sonix

Abbiamo conosciuto qualche tempo fa questo progetto molto interessante degli Spandauline, una tribute dedicata ad una delle band più celebri degli anni '80: gli Spandau Ballet. Il gruppo è capitanato dal bravo Massimo Ponzi, personaggio sicuramente carismatico e dotato di una voce molto bella e coinvolgente.
Lui è il frontman di questo gruppo che unisce eleganza, stile e bravura. Con Ponzi, a formare gli Spandauline ci sono il  virtuoso chitarrista Antonio Tramontano, il sax di Carlo Micheli, Menotti Minervini al basso, Giorgio Amendolara alle tastiere, Daniele Formica alla batteria e le belle e brave coriste Laura Indiveri e Cecilia Mugnaini.
Gli Spandauline ripercorreranno tutti i momenti più significativi della discografia degli Spandau Ballet e le belle melodie di Tony Hadley della mitica band in un'atmosfera e con un sound tipica degli anni 80 con una formazione rinnovata ancora più coinvolgente. Gli Spandauline saranno in concerto nello splendido e raffinato scenario del Mahalia il prossimo 7 novembre. Una serata straordinaria ed imperdibile che verrà aperta progetto rock inedito dei Sonix, una band davvero fantastica che abbiamo imparato a conoscere. Sonix è una realtà pop-rock che esiste dal 2000 e che ha nella mescolanza geografica e musicale il punto di forza di tante esperienze diverse. 
Hanno all'attivo già oltre 250 concerti e un disco messo in cantiere (MELTIN' POP, pubblicato nel 2009 dall'etichetta VideoRadio), 5 demo-cd autoprodotti, e varie esperienze radiofoniche, televisive e pubblicitarie. Ottime prestazioni in vari contest e concorsi, non ultimo "Anime di Carta" la scorsa stagione.
GIOVEDI 7 NOVEMBRE al MAHALIA
SPANDAULINE in concerto( apertura live con i SONIX)
MAHALIA
Via Ilia, 12 (angolo via Turno, Furio Camillo, Appio - Tuscolano) - ROMA
Telefono: 06 788 3898
Ingresso gratuito
(Consigliabile la prenotazione)


sabato 19 ottobre 2013

Eric Martin in concerto all'Init il prossimo 2 novembre

Eric Martin, cantante e leader dei Mr. Big, torna in Italia durante il suo tour europeo. Cantante e chitarrista con trent'anni di carriera alle spalle sta portando in giro per l'Europa i classici dei Mr. Big e il meglio dei suoi brani da solista. Il tutto in performance acustiche.
Eric Martin ha venduto 30 milioni di album in tutto il mondo e vanta collaborazioni con importanti nomi della scena rock internazionale come AC/DC, ZZ Top, Van Halen e Toto che lo hanno portato a riscuotere ulteriori consensi da aggiungere a quelli conquistati con i Mr. Big e come solista.
Questo straordinario compositore e musicista è all'Init Club di Roma il 2 Novembre per l'unica data romana del suo tour Europeo.
L'ingresso alla serata è di 10 euro. L'apertura dei cancelli è alle 21:30 e l'inizio del concerto è previsto per le 22:30. 
Eric Martin in concerto
Sabato 2 Novembre 2013
INIT CLUB
 Via della Stazione Tuscolana, 133, 
00182 Roma
Apertura cancelli ORE 21.30
inizio concerto ORE 22:00-22:30
INFOLINE:329-3624612- 069-7277724
BIGLIETTO:10€

Radical Gypsy questa sera a via Massaciuccoli

Il miglior modo di chiudere una settimana pesante, condita da lavoro, stress, crisi,  fatica, scioperi, manifestazioni e sollevazioni generali é senza dubbio quello di rilassarsi questa sera con la musica dei Radical Gypsy. Latin rock, blues, gyspy-jazz questi gli ingredienti della musica senza confini dei Radical Gypsy,ovvero Gabriele Giovannini e Daniele Gai alle chitarre con Giuseppe Civiletti al contrabbasso. Formatisi a Roma nel 2012, con un preciso orientamento verso le sonorità del jazz manouche tradizionale inaugurato da Django Reinhardt, hanno avuto importanti collaborazioni tra cui spicca quella con il fisarmonicista francese Ludovic Beier. 
Insieme a composizioni originali e pezzi tradizionali, il trio porta in scena anche alcuni brani moderni arrangiati rigorosamente in chiave gipsy jazz. Una musica che sa di banlieue francese e di rambla spagnola. Musica da strada, da palco, da teatro di vita e d'arte pura.
Da Parigi a Siviglia, dai Balcani all'Africa Mediterranea fino ai campi sterminati di grano e di cotone del Missouri. La forza e l'immensità di un sound che abbraccia il Mondo intero.
Radical Gipsy Live @ Enoteca 11 Massaciuccoli
Questa sera, Sabato 19 Ottobre ore 21.00
Enoteca 11 Massaciuccoli
Via Massaciuccoli, 11, 00199 Roma

L'onda di Katres

Report:Daniele Crescenzi
Foto:Fabio Spagnoletto
Ci sono onde che rimangono semplici cavalloni e s'infrangono sulle spiagge senza lasciar traccia di se. Poi ci sono gli tsunami, che lasciano dietro di loro tracce di un disastro. E poi ci sono le onde perfette: quelle che i surfisti aspettano da una vita di cavalcare con le loro tavole.
 Sicuramente l'onda di Katres fa parte di questo tipo. Una tavola da surf, che nel suo specifico non è altro che una chitarra da suonare. L'onda è quel sogno fatto di musica, che oggi per lei ha un nome ben preciso: "Farfalla a Valvole". Si tratta del titolo del suo disco. Un disco che da alcune settimane sta presentando un po’ ovunque, incassando successo di pubblico e di critica. Di Katres abbiamo detto molto: si chiama Teresa Capuano, è nata a Catania ed è cresciuta a Napoli. Ha amato la musica sin da bambina,grazie ad una sua zia cantante. 
Ha partecipato a molti concorsi ricevendo attestati di stima e piazzandosi sempre in posizioni di riguardo: semifinalista al Premio nazionale “L’artista che non c’era” e al Premio “Fabrizio De André” nel 2010, vincitrice del premio “Best songwriter” al Demo’s lady award, premio indetto dal programma Demo di RAI RadioUno, seconda classificata al premio “Demo d’autore” sempre nel 2010, Vincitrice del Premio della Critica al Premio Stefano Rosso nel 2011.
Parliamo di un’artista dal talento vero. I “Katresnauti” sono i suoi fan, appassionati che ormai la seguono ogni dove . Segno di come la sua musica sa penetrare subito nel cuore della gente. Una musica semplice ed efficace che parla di cose semplici. Il suo album racconta in nove tracce il viaggio ideale di una donna, attraverso i vari mutamenti della vita. Cambiamenti di immagine, viaggi, spostamenti, amori finiti e poi ritrovati, ricerca delle proprie origini. Ci sta un po’ tutto dentro questo lavoro. Presentato live al Contestaccio lo scorso 11 ottobre, “Farfalla a Valvole” live party è stato un successo di pubblico sotto ogni punto di vista. Gli scatenati “Katresnauti” hanno cantato e ballato con lei, una grande festa di allegria e ritmo. Voluta e diretta da Federico “Fefo” Forconi degli Almamegretta, direttore artistico del Contestaccio.
 Non poteva andare meglio il suo compleanno in quella serata di un caldo venerdì tipico da ottobrata romana, dove tante persone si sono assiepate al Contestaccio per non lasciarsi sfuggire l’appuntamento con la loro beniamina. Katres ha dato vita ad uno spettacolo intenso e rigoroso, dove ha cantato brani tratti dall’album “Farfalla a Valvole” ma anche no. “Coiffeur”, “Conto e Canto”, “Madreterra”, “Via dalla Mia Vita“,“Rotolo“, “Dicembre” ,“Bla Bla Bla“,“Sogni e Fantasmi”,” Come Un’Onda“, brani estratti da "Farfalla a Valvole", ma anche singoli non inclusi, che hanno saputo conquistare la platea e garantire un grande spettacolo di qualità. Katres rappresenta sicuramente una delle più talentuose artiste emergenti del panorama della musica d’autore italiana di oggi. 
Un fiore in un deserto … capace di un’inventiva che pochi hanno; sensibile, ironica, sostanzialmente popolare, passionale, mediterranea in tutti i suoi aspetti. “Madreterra” è un po’ il manifesto della sua musica, una musica che parla di radici profonde proiettate verso il futuro. 
Non si può che non sperare bene per questa giovane artista molto dotata. 
Una speranza per il futuro della musica italiana, salvata in extremis sempre da qualcuno, chissà che nei prossimi anni non sarà lei a salvare questo fatiscente panorama musicale italiano quasi incapace di rinnovarsi ed impossibilitato ad uscire dai soliti schemi.
Ma non saremmo corretti se non diremmo che insieme a lei ci stava, la sera dell’11 ottobre anche un’altra valida cantautrice molto giovane; Ghita Casadei meglio conosciuta solo come Ghita. Anche lei personalità gioviale, una voce incantevole che accompagna le sue melodie. Una nuova generazione musicale che in Italia , malgrado quel che si pensa, per fortuna c’è.

venerdì 18 ottobre 2013

Domenica sera al Jailbreak tributo al gruppo metal svizzero dei Gotthard con i Rokkhard

I Rokkhard sono una delle pochissime tribute band dei Gotthard in circolazione. Il gruppo è composto da Gianluca Falciatori alla voce, Stefano Prejanò alla chitarra, nostra vecchia conoscenza essendo già chitarrista anche negli Wait Hell In Pain, Stefano Cascio altra chitarra e voce(componente anche degli Aredhea), Jacopo Rocco al basso e alla batteria Luca Calabrò.
Si esibiranno per uno spettacolare live gratuito al Jailbreak questa domenica, 20 ottobre... straordinariamente rock!
Una tribute band un po' particolare...dicevamo. I Gotthard sono conosciuti da chi di metal se ne intende per davvero: originari di Lugano in Svizzera i Gotthard hanno venduto oltre tre milioni di dischi nel mondo, di cui un milione nella sola Svizzera (paese con poco più di 8 milioni di abitanti).
 I Gotthard hanno trovato un'elevata popolarità anche in Germania e in Giappone dove la band è regolarmente presente nelle classifiche. Un po' meno conosciuti in Italia hanno comunque preso parte a molte rassegne metal di alto livello, vantando collaborazioni con Def Leppard, Victory e Krokus e aprendo in giro per il mondo concerti di artisti del calibro di  Bryan Adams, Bon Jovi ed AC/DC
Sarà davvero interessante seguire questa rara tribute del gruppo metal svizzero.
ROKKHARD Tributo ai GOTTHARD Live@Jailbreak
Domenica 20 ottobre 2013 ore 21.30
JailBreakClubLive
Via Tiburtina 870
00155 Roma
INGRESSO LIBERO!

giovedì 17 ottobre 2013

Mondovisione Tour Stadi 2014: le nuove date!

Dopo aver doppiato le date di Roma e di Milano il Liga per il "Mondovisione Tour Stadi 2014" si fa in...nove.
Ecco le nuove date mese per mese:
Maggio
30 – Roma, Stadio Olimpico
31 - Roma, Stadio Olimpico

Giugno
06 – Milano, Stadio San Siro
07 – Milano, Stadio San Siro
11 – Catania, Stadio Massimino

Luglio
12 – Padova, Stadio Euganeo
16 – Firenze, Stadio Franchi
19 – Pescara, Stadio Adriatico
23 – Salerno, Stadio Arechi

I biglietti sono disponibili da ieri per quanto riguarda il concerto del 31 maggio a Roma sui punti vendita accreditati, mentre on line suicircuiti ticketOne.it e Greenticket, sono disponibili dal 14.

Il 26 ottobre, il Crossroads attende il ritorno degli Italian Dire Straits

All'inizio del tour 2013 che prevede date in Olanda, Germania, Belgio, Inghilterra e Irlanda, gli iTALIAN dIRE sTRAITS tornano per la quinta volta sul palco del Xroads. Nati a Milano nel dicembre del 2008, gli ''Italian Dire Straits'' sono oggi considerati la miglior tribute band europea del celebre gruppo inglese grazie a sonorita' molto vicine a quelle originali di Mark Knopfler, con un pizzico di interpretazione originale. Dopo un tour di grande successo che ha registrato il tutto esaurito in numerose location open air, oltre che in locali di fama internazionale come il Blue Note e l'Alcatraz di Milano e il famoso Spirit of 66 in Belgio (dove si sono esibiti artisti come Steve Hackett, Paul Rodgers, Simon Phillips, Pat Travers, Robben Ford, Wishbone Ash, Billy Cobham, Allan Holdsworth e Steve Lukather), gli iTALIAN dIRE sTRAITS tornano per la settima volta in concerto a Roma, sul grande palco di 12 metri del XROADS, che coi suoi 12 mila watt d'impianto garantisce di poter sentire la band al meglio. 

La scaletta del concerto che durera' oltre due ore prevede tutte le hit e spazia attraverso tutta la discografia dei Dire Straits, alternando i grandi classici quali "Sultans of Swing", "Tunnel of Love", "Telegraph Road", "Romeo and Juliet", "Brothers in Arms", "Money for Nothing" a pezzi piu' particolari come "News" e "Private Investigations".

La formazione é a sei elementi e vede Alfredo Delmonaco alla chitarra solista, Massimiliano Lisa alla voce e chitarra ritmica, Marco Casaletta al basso, Gianluca Labò alle tastiere, Alberto Vai alla batteria e Terence Demilito al sax.
Live in ROMA @ Crossroads - iTALIAN dIRE sTRAITS
Sabato 26 ottobre 2013 ore 21,30
CROSSROADS live club
Via Braccianese 771
00060 Osteria Nuova - Roma
Ingresso con consumazione: 17 euro
Infoline: 347 1694250 - 333 1726916
Per prenotare il tuo tavolo: 06/ 30 46 645 (lunedì-sabato dalle ore 11:00 alle ore 20:00)
La prenotazione del tavolo è gratuita

martedì 15 ottobre 2013

La contromossa degli In>erso: spettacolo di teatro, musica e poesia all'Alpheus

La contromossa ovvero la vita secondo gli In>erso. Il gruppo romano torna ad mettersi in mostra nella Capitale. Stavolta la location è il bellissimo Planet, meglio conosciuto come Alpheus di via del Commercio 36 nel quartiere storico di Testaccio. 
Un locale degno dell’esibizione di un gruppo come gli In>erso. Un appuntamento avvincente con questo gruppo che non termina mai di stupire. 
Teatro e musica, filosofia, poesia e racconti di vita... azione e reazione agli impulsi che la vita ci colloca davanti!!!! All'Alpheus, gli Inverso hanno lavorato per uno spettacolo di teatro, comicità, dramma e musica, palesandosi sempre come una band votata a fare uno show totale, più che limitarsi alla mera rassegna musicale. Un infinito viaggio chiamato vita, enunciato tramite le strofe di canzoni che articolano parole d'amore, di destini, di libertà, di viaggi. Si esprime in attesa, di ricordi, del tempo che scappa... tutto è fugace ed é necessario allo stesso tempo. 
La pioggia è figura di spicco silenziosa e centrale della loro musica. "Comincia a piovere" e "La Pioggia che Non Cade", due brani che raccontano come la pioggia sia un po' una metafora della vita: quando ti aspetti che arrivi non arriva, ma alle volte vieni colto di sorpresa da essa che viene giù d'improvviso e ti prende alla sprovvista, come le avversità della vita.
Allora ecco giungere la contromossa, ovvero la risposta che gli In>erso custodiscono in musica e pensieri...
Una contromossa che parte con una recita teatrale breve e divertente: Tiziano Caputo e Mario Russo hanno accompagnato gli In>erso per questa speciale serata.

Un inizio consacrato a Petrolini e al suo ricordo, di grande cantore e protagonista assoluto del teatro, un po’ pioniere della musica-teatro. 
La macchietta di “Gastone” interpretata da Tiziano Caputo. La divertente gag interpretata da Mario Russo il fratello della violoncellista Anna che poi entra a suonare con la band subito dopo. Il concerto poi del gruppo, che apre con un arrangiamento di "Libertango" di Astor Piazzolla al quale segue "Edule" quindi "Cobalto ed Iride" una canzone stupenda! Arte quasi improvvisata, come quella di strada. Del resto a quel tipo di arte, traggono ispirazione gli In>erso.
Ma le emozioni non sono ancora sufficienti c'é bisogno di una scossa per aggraziarsi ancora il pubblico. Ed ecco arrivare "Comincia a Piovere" e "Adesso ad Est!" due grandi pezzi di questa band, che si concede ad un dialogo diretto con il proprio pubblico; un dialogo fatto di aforismi, citazioni, pensieri. Tutto incentrato sul tema dell'azione e della reazione agli stimoli della vita. 
Ogni canzone degli Inverso del resto, racconta di una fortuita casualità, come una "pioggia che non cade". 
La vita è intesa come un gioco a scacchi, dove è necessario colpire l'avversario, facendo una mossa inaspettata, che si rilevi vincente. 
Carlo Picone è il leader di questo straordinario gruppo che fa trasforma musica in filosofia e filosofia in musica. 
E' lui che racconta come nascono le loro canzoni e quali significati hanno. Coinvolge il pubblico con aneddoti vari. 
C’è sempre un rapporto molto stretto tra gli In>erso e chi li sta a sentire; senza ripetersi mai, ogni loro spettacolo viene proposto in una veste differente, ma con un occhio sempre a stretto giro su quello stile di musica-teatro che fu di Giorgio Gaber, Enzo Jannacci, Rino Gaetano e prim’ancora dello stesso Petrolini. 
Di sicuro un altro spettacolo di pregevole eleganza, che ha saputo convincere ulteriormente chi li segue da tempo ma anche chi ha imparato a conoscerli solo ora. Suonano e cantano una musica dalle mille sfaccettature e volti, concepita on the road e trasportata sui palcoscenici. 
Ma col tempo hanno imparato a perfezionare le loro performance, regalando un prodotto del tutto unico. Difficile trovare le parole per descrivere la loro arte a chi non ha mai avuto modo di vederli a l'opera dal vivo. 
Non possiamo che invitarvi a non perdere i prossimi appuntamenti live che vi segnaleremo appena ci verranno comunicati.

lunedì 14 ottobre 2013

Cantautori vecchi e nuovi alla "Notte Bianca dei Cantautori" del Teatro di Tor Bella Monaca

Mario Castelnuovo, uno degli artisti più attesi dal pubblico
 nella Notte Bianca dei Cantautori
La vena artistica italiana non si è esaurita! Come esistono sacche di ricchezza in una nazione in piena crisi economica, così esistono sacche di resistenza culturale all'invasione della musica commerciale imposta da radio e televisione. L’unico ma grandissimo problema è l’impossibilità di trovare degli spazi per validi cantautori italiani che ancora hanno “tante cose da raccontare per chi vuole ascoltare” come recitava “L’Avvelenata” di Francesco Guccini. Nonostante quel che si pensa, la musica italiana d’autore non è morta! E’ viva e vegeta e grazie a Dio, non siamo rimasti solo con quelli che escono da “Amici”, ma abbiamo ancora tanti bravissimi cantautori che non si vendono ai format televisivi e fanno la musica che vogliono andando avanti con coraggio e dedizione. Tra i pochi spazi a loro dedicati, una serata al Teatro Comunale di Tor Bella Monaca in Roma. Il 5 ottobre passato, venticinque artisti, tra giovani promesse e cantautori affermati si sono alternati sul palco di un teatro, gremito di gente fino alla fine per la “Notte Bianca dei Cantautori”
Dalle 21.30 alle 3,00 del mattino. Una carrellata di talenti che hanno saputo entusiasmare il pubblico intervenuto. Una serata fortemente voluto da Ernesto Bassignano, cantautore, critico musicale e giornalista e dall’attore,regista, cantautore, sceneggiatore e scrittore (…e chi più ne ha ne metta!) Alessandro Benvenuti, che attualmente ricopre il ruolo di direttore artistico del teatro romano. Bassignano ha un passato di tutto rispetto avendo fatto parte del cast fisso del Folkstudio, dove ha avuto modo di proporre le sue canzoni e dove ha conosciuto altri giovani cantautori e musicisti come Ludwig ed Edoardo De Angelis e i più giovani Francesco De Gregori, Antonello Venditti e Giorgio Lo Cascio.
Mariella Nava, straordinaria come sempre
Grande amico di moltissimi artisti del calibro di Umberto Bindi, Stefano Rosso, Mario Castelnuovo, Mariella Nava, Grazia Di Michele, Mimmo Cavallo, Sergio Caputo che hanno fatto un po’ la storia del cantautorato italiano, Bassignano ora è impegnato nella rinascita della musica d’autore italiana. Per tale ragione conduce su Radio Città Futura la trasmissione “Rodeo” insieme con Pierluigi "Piji" Siciliani, dal lunedì al venerdì dalle ore 19 alle 21, dedicata alla musica d'autore emergente e insieme ad altri suoi collaboratori dirige il teatro "Arciliuto" dove ogni lunedì giovani cantautori hanno occasione di esprimersi e farsi conoscere. La serata al teatro di Tor Bella Monaca fungeva un po' da vetrina per l'attività dell'Arciliuto. 
Non hanno voluto mancare all'appello per questa "Notte Bianca dei Cantautori" vecchi cari amici di Bassignano come Mario Castelnuovo, Mimmo Cavallo, Mariella Nava, Roberto Kustler, Grazia di Michele ed Edoardo De Angelis. Insieme a loro la generazione emergente, che sogna di rivivere i successi di questi grandi artisti: Simone Avincola, Katres, Pierluigi “Piji” Siciliani, Ghita, Sabrina Zunnui, Giulia Pratelli, Fabrizio Emigli, Erika Boschiero, Nina Monti, Roberto Giglio. A loro il nostro grandissimo "in bocca al lupo" per riuscire nell'intento di riportare la musica d'autore italiana di nuovo al centro dell'attenzione, nonostante le avversità di un mercato discografico piegato alla "legge dei talent show" televisivi. I veri talent sono questi: qui si trovano veri talenti.
Il grandissimo Edoardo De Angelis
 Una serata che ha saputo entusiasmare non solo perché sul palco sono passati i protagonisti assoluti della musica italiana come Mario Castelnuovo o Mariella Nava e pezzi di storia italiana come Edoardo De Angelis, ma proprio perché si è vista una speranza per la musica. Tra gli emergenti più interessanti vanno segnalati senza dubbio il giovane cantautore romano Simone Avincola, degno erede di Daniele Silvestri e di altri cantautori che riportano in auge la musica d’autore condita un po’ con le ballate popolari romanesche. Poi Fabrizio Emigli, con la sua voce molto simile a quella di Michele Zarrillo e la sua musica un po’ malinconica ed introversa, Pierluigi Siciliani detto “Piji” con il suo swing d’autore un po’ musica un po’ spettacolo, che ricorda molto il grandissimo Rino Gaetano nel modo di stare sul palco. Poi la bellissima ed tenera voce di Erika Boschiero, estremamente calda e delicata, davvero considerevole. Quindi Katres, della quale abbiamo già parlato spesso: una cantautrice che in verità, nonostante abbiamo avuto modo di incontrarla più volte, continua ogni volta a sorprenderci per le sue qualità canore e la sua bravura nel comporre.
La giovane e bravissima Katres
Bravissime anche le giovanissime Ghita, Giulia Pratelli e Sabrina Zunnui. Potremmo parlare a lungo di tanti altri artisti emergenti che ci hanno piacevolmente sorpreso. Non hanno affatto sfigurato accanto ai grandissimi ospiti intervenuti. Mariella Nava era di certo tra le più attese, come lei Grazia Di Michele, Mario Castelnuovo ed Edoardo De Angelis. Mimmo Cavallo ha saputo regalare un istante di grande divertimento con il suo successo “Uh Mammà!” Divertentissimo anche Alessandro Benvenuti e da un’artista poliedrico come lui, lo spasso non poteva che essere assicurato. Ci sono stati anche momenti di riflessione come quando Edoardo De Angelis si è soffermato sul tema del femminicidio, dopo aver cantato il suo più grande successo “Lella”, ballata popolare entrata a far parte della cultura della romanità, che parla dell’uccisione di una donna per mano del protagonista della canzone che si confessa ad un amico, facendogli giurare a quest’ultimo di non farne parola con nessuno (“te lo vojo di’ che so’ stato io; che so’ quatt’anni che me tengo sto segreto. Te lo vojo di’ ma nun lo fa’ sape’. Nun lo di a gnisuno tiettelo pe’ te” recita il ritornello in dialetto romanesco) “Negli ultimi tempi canto questa canzone sempre malvolentieri, la canto nei concerti perché me lo chiedono”-afferma De Angelis-“ ma ho sempre meno voglia di cantarla. Oggi troppe donne vengono uccise, e cantare una canzone che narra di una storia popolare che include l’omicidio di una donna rende sempre meno piacevole cantare questa canzone”. Ha deciso perciò di scrivere una canzone che si presenta come l’opposto del tema di “Lella”, ovvero un appello contro il femminicidio: si intitola “Non Uccidete Anna”. 
Fabrizio Emigli uno dei più
 interessanti artisti emergenti
Ogni volta fa seguire l’esibizione di “Lella” da questa canzone. Un momento di riflessione, tra l’altro non l’unico della serata, Bassignano ha voluto ricordare la recente tragedia di Lampedusa con il brano “Al di La del Mare”, Rossella Seno ha proposto una serie di canzoni ispirate a temi ai temi forti della vivisezione e della condizione schiavitù delle donne nel Terzo Mondo anticipate da letture di brani di Alda Merini su questi temi. La stessa Grazia Di Michele ha voluto ricordare il tema difficile dell'immigrazione con una canzone dedicata ad una bambina che ha incontrato durante un suo viaggio alle isole Seychelles. "In quel paradiso io ho incontrato una bambina che sognava di venire in Italia. Suo fratello vive già a Milano e fa il lavavetri negli incroci con i semafori. Noi europei o comunque noi del mondo civilizzato andiamo a cercare il nostro rifugio in quei paradisi e vorremmo vivere li per sempre. Li invece c'è gente che sogna di venire nel nostro Paese perché sogna un futuro migliore. E' strana questa contraddizione", ha detto Grazia Di Michele. Nella serata non sono mancati gli omaggi a grandi artisti scomparsi come Fabrizio De André, ricordato da Roberto Kustler ed Umberto Bindi spesso ricordato da Ernesto Bassignano in più di un'occasione nel corso della serata da lui condotta. Alessandro Benvenuti rende omaggio a Guccini con una sua personalissima versione de "L'Avvelenata". Poi Stefano Rosso, ricordato da Lino Rufo, Giulia Pratelli, Katres ed altri artisti che non hanno dimenticato questo straordinario artista. Insomma una serata che come ci è sembrato ha voluto fare un po' da tramite per il passaggio di testimone dai grandi maestri del passato alle nuove leve della musica d'autore italiana.